IL SOGNO INFRANTO, La nuova primavera araba, ed. Armando Curcio, che denuncia le falsità che la stampa occidentale ci ha propinato sulla questione della Primavera Araba, fin nei suoi ultimi risvolti in Siria ed Egitto.
Il tentativo di creare una realtà multiculturale è miseramente fallito a favore di una situazione in cui il fondamentalismo e l’integralismo sono i padroni. Perché? Probabilmente perché la partenza si fonda su basi errate e si appoggia su schemi passati, in un anacronismo imperante. Tutto questo non accade solo nei Paesi arabi, ma anche in Occidente, dove il meccanismo diventa più sottile perché mascherato dalla decantata democraticità dei principi occidentali, dall’urlata globalizzazione che in realtà non diventa altro che l’affermazione del relativismo e dell’integralismo. Che dire della donna? Nei Paesi arabi la sua scolarizzazione e il suo accesso al voto hanno iniziato ad essere interpretati come una minaccia e il risultato è stato un ulteriore accanimento nei suoi confronti. L’Occidente, come per esempio la Francia, hanno cercato di scardinare almeno superficialmente questo aspetto, ammettendo al governo tre donne di origine musulmana, in nome dello spirito di integrazione degli stranieri. Il risultato? Sono stati accettati meccanismi che altro non sono che la negazione dei diritti umani, soprattutto di quelli femminili. Una nuova primavera araba…
Qualcuno l’ha definita la Thatcher del Maghreb: Souad Sbai ne Il sogno infranto avanza una critica profonda al multiculturalismo, che non è altro che una maschera del fondamentalismo e dell’integralismo, sempre più presenti anche in Occidente, in quei paesi in cui l’auspicio, il “sogno” dell’integrazione tra le culture e della reciproca accettazione si è tradotto in un’affermazione di principi che vanno ben al di là rispetto ai diritti umani. Il punto di vista di una donna che racconta storie di donne del suo Paese. La loro condizione nei Paesi arabi non è più una novità, ma forse occorre soffermarsi su quale è la situazione in Occidente per capire che in realtà il multiculturalismo non fa altro che giocare a favore della negazione dei loro diritti. Nella prima parte l’autrice fa un quadro storico e sociale dei concetti di multiculturalismo, relativismo e integralismo, per poi passare, nella seconda parte del saggio, al racconto di storie di donne vittime di soprusi, spesso sfociati nella morte. No, non si parla solo di Paesi arabi. Tutto questo accade anche in Occidente.
Armando Curcio Editore