Il libro, edito da Armando Curcio Editore (2024), rappresenta un viaggio nella storia recente della Repubblica Islamica dell’Iran, esplorando le radici della teocrazia instaurata nel 1979 con la Rivoluzione Islamica e il suo impatto duraturo su politica, società e diritti umani. Il libro è stato presentato in anteprima alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024, un evento che quest’anno ha visto l’Italia come ospite d’onore. L’Iran dei Mullah è un saggio tra storia e attualità: analizzo con rigore e chiarezza il passaggio dall’Iran della monarchia laica dei Pahlavi alla teocrazia radicale degli Ayatollah, mettendo in luce le tensioni sociali ed economiche che alimentarono il malcontento popolare contro il regime dello Scià, portando all’ascesa di un sistema clericale capace di consolidare il proprio potere grazie a un uso sistematico della repressione e a un’applicazione rigida della legge islamica. La narrazione non si limita a descrivere gli eventi storici, ma si sofferma sugli effetti devastanti che la teocrazia ha avuto sui diritti delle donne, sulla libertà di espressione e sulla società civile. Attraverso testimonianze e analisi, ho dato voce alle donne iraniane, protagoniste di una resistenza resiliente contro un regime che tenta di silenziarle. Storie di coraggio, mostrando come, nonostante le limitazioni imposte, le donne continuino a lottare per i propri diritti e per una società più giusta. Chi mi conosce sa che non sono nuova all’impegno su tematiche di grande rilevanza internazionale. Sono giornalista e scrittrice prolifica, autrice di numerosi saggi, tra cui Il sogno infranto. La nuova Primavera Araba e Isis: dietro il palcoscenico dell’orrore, premiati per il loro contributo alla comprensione di fenomeni complessi come l’integralismo religioso e i diritti umani. La mia esperienza personale e professionale, unita al mio attivismo politico, la rende una voce autorevole e credibile nel panorama della saggistica italiana. Con questo ultimo libro, L’Iran dei Mullah, punto non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica occidentale, ma anche a stimolare un dibattito sul futuro dell’Iran e sulle sue relazioni con il resto del mondo. Ed è stata la presentazione del libro al Festival di Francoforte a rappresentare un momento cruciale per amplificare la riflessione sul tema. In un’epoca di crescenti tensioni geopolitiche, l’Iran rimane un attore controverso sulla scena internazionale, intervenendo durante il convegno, ho ribadito l’urgenza di sostenere le voci che lottano per la libertà e i diritti umani in contesti repressivi. Questo libro rappresenta un contributo fondamentale e, con un linguaggio accessibile e uno stile incisivo, si rivolge a chiunque voglia approfondire le dinamiche interne della Repubblica Islamica e riflettere su questioni globali di libertà, potere e diritti.
Souad Sbai